NICOLETTA MICHELI: LA DONNA SIA CON TE

di MARTA SCAGLIONE

“Un giorno mia moglie mi dice: perché non fai un film su questo? Lì per lì, l’ho presa per matta”. Guido Chiesa, regista di Io sono con te, ha raccontato così la genesi del suo ultimo film. Pellicola complessa, affascinante, dedicata al mistero della Natività e, in particolare, al rapporto tra Maria Vergine e il bambino Gesù. Naturalmente l’idea del film ha avuto una genesi un po’ raffinata e complessa, anche se la sceneggiatura è dovuta, oltre che a Chiesa, proprio a Nicoletta Micheli, moglie di Guido e madre dei suoi tre figli (Emma, 12 anni; Ivana, 9 anni; e Giovanni, 4 anni), e a Filippo Kalomenidis.In questa intervista la Micheli racconta ilsuo approccio alla storia di Maria e di suo figlio.

Nadia Khlifi, la ragazza tunisina che interpreta Maria in "Io sono con te".

Nadia Khlifi, la ragazza tunisina che interpreta Maria in "Io sono con te".

Io sono con te è un film totalmente concentrato sulla maternità di Maria di Nazareth. Come mai questa scelta?

“Dalle idee di Maeve Corbo, che ovviamente poi sono andate anche al di là del film stesso. Tutto è confluito in un processo che ha coinvolto me e Guido in quanto genitori, in quanto coppia”.

– La sceneggiatura del film è ispirata alle idee originali formulate da Maeve Corbo sulla figura di Maria. Quali di queste idee vi hanno toccati al tal punto da scrivere un film?

“Queste idee, che ti racconto con grande sintesi, sono quelle relative a quello che accade a una mamma e al suo bambino nel momento della nascita e all’importanza di questo momento sul destino del neonato. Dentro questa riflessione ci sono tante suggestioni: da Michel Odent, medico ostetrico che si dedica alla diffusione delle idee sul parto naturale, ad Alice Miller, una psicoterapeuta recentemente scomparsa che ha parlato da ebrea della straordinarietà dell’esempio genitoriale offerto da Maria e Giuseppe nei confronti di un bambino che poi, diventato uomo, ha predicato l’amore e la pace.  Riflessioni e suggestioni che sono poi confluite nel progetto di scrivere Io sono con te. L’idea venuta a me perché volevo mostrare queste cose per la prima volta senza l’aura “magica” della tradizione. Al tempo stesso, pensavo che far vedere questa ragazzina così straordinaria fosse interessante anche per il nostro monodo contemporaneo”.

– Attraverso il film tu e Guido avete riscoperto la fede?

“E’ stato un tassello di un mosaico più ampio, che ha compreso anche un cammino di fede. Un cammino che ancora prosegue, perché non si finisce mai di imparare e di crescere”.

– Qual è il messaggio che volete trasmettere con il film?

“Il messaggio principale, in realtà, ce l’ha già trasmesso il Vangelo: riguarda la capacità delle donne, e di Maria in quanto donna, di creare le condizioni per un mondo migliore, di creare le condizioni perché nascano persone in grado di realizzarsi in armonia e in pace con gli altri. Il messaggio è, quindi, questo: le donne hanno una grande risorsa e un grande compito, quello di trasmettere i principi fondamentali della cultura umana”.

Guido Chiesa sul set del film.

Guido Chiesa sul set del film.

–  Io sono con te è stato scritto da te e da tuo marito Guido Chiesa. Com’è stato scrivere un film insieme?

“In realtà io ho scritto il soggetto. Con Guido ho poi scritto la prima fase della sceneggiatura, infine è subentrato l’aiuto di una terza persona, Filippo Kalomenidis, che è stato fondamentale perché la stesura non è stata semplicissima. Io e Guido avevamo priorità diverse: io ero molto gelosa delle questioni che sono alla base del film perchè non volevo che fossero intaccate o addirittura dimenticate. Guido, da regista e cineasta qual è, era interessato all’aspetto narrativo e drammaturgico e, a volte, rischiava di censurarmi. Il contributo di Filippo è stato fondamentale perché è riuscito a tirar fuori il meglio sia da me sia da Guido, bilanciando la situazione”.

– Com’è stato girare delle scene con dei non-attori?

“E’ più una domanda per Guido ma ti posso dire, essendo stata testimone diretta, che non è stato facile. Soprattutto all’inizio, perché per Guido ha significato l’immersione totale in un mondo diverso con ritmi diversi e rapporti lontani da quelli cui noi siamo abituati. Un mondo rurale, contadino e ancora molto arretrato ma caratterizzato da una grande umanità, un grande senso della dignità soprattutto tra le donne”.

– Qual è la storia della bambina che interpreta Maria e di sua mamma?

“Nadia Khlifi, la ragazza che interpreta Maria, ha 14 anni. Guido l’ha trovata in un liceo del Sud della Tunisia. Non aveva alcuna esperienza di recitazione, ovviamente, e da questo punto di vista la sua mamma, che nel film interpreta la mamma di Maria, è stata utilissima sia alla figlia sia a tutto il cast. E’ stato il modello a cui ci siamo ispirati per costruire i diversi personaggi: è una persona autentica, aveva una naturalezza davanti alla telecamera che era proprio quello che cercavamo”.

– Cosa aveva di speciale questa ragazza da renderla genitrice di Dio, di un Dio che si fa uomo?

“Secondo noi lei era, nel momento della gestazione quando era ancora una ragazzina, ancorata saldamente a quelli che sono le leggi della natura presenti in ciascuno di noi e che in lei erano realizzate al meglio. E’ come se Maria fosse la realizzazione di un progetto che Dio ha riservato a tutti noi ma attraverso di lei si realizza pienamente”.

di Marta Scaglione

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

Un Commento;

  1. cira said:

    Il film è straordinario ! Complimenti..
    Ma appunto chi è Maeve Corbo?

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