FABIOLA GIANOTTI E LA PARTICELLA DI DIO

Per il settimanale d’informazione scientifica New Scientist, Fabiola Gianotti è «la donna che dirige il più grande esperimento del mondo». Definizione che muove un giustificato orgoglio nazionale, dato che questa fisica subnucleare è italianissima, per la precisione milanese.Oltre a laurea e master nel suo settore, possiede un diploma di pianoforte, strumento che suona il più possibile dopo le circa 12 ore di lavoro giornaliere.

Fabiola Gianotti al Cern di Ginevra.

Fabiola Gianotti al Cern di Ginevra.

Dal 1995 lavora al Cern di Ginevra, il più importante laboratorio di fisica del pianeta. Fino a tutto febbraio 2011, questa donna sottile e attivissima dirigerà Atlas, uno dei quattro grandi esperimenti legati al superacceleratore di particelle Lhc, e coordina circa tremila scienziati di tutto il mondo.

– Perché sono così importanti gli esperimenti con il superacceleratore?
«Perché ci permetteranno di affrontare domande di fondamentale importanza che ci accompagnano ormai da decenni. Per esempio, di cosa è fatta la materia oscura dell’universo.Oggi sappiamo che il 20% dell’universo è costituito da una forma di materia che non conosciamo: non di atomi (idrogeno,azoto…) e non di particelle note. Lhc dovrebbe permetterci di capire cos’è. Inoltre, ci spiegherà l’origine delle masse delle particelle elementari. Qui entra in gioco appunto il “bosone di Higgs” (da alcuni chiamato anche “particella di Dio”, ndr), che il fisico Peter Higgs ipotizzò per spiegare il meccanismo per il quale le particelle elementari hanno masse, e masse diverse. Poi indagheremo che cos’è successo nell’universo primordiale pochi istanti dopo il Big Bang, l’esplosione iniziale. Sono molte le domande fondamentali e affascinanti alle quali Lhc potrà rispondere».

– “Materia oscura”, “energia oscura”: termini affascinanti e un po’ inquietanti…
“Sono termini che da un lato riflettono la nostra ignoranza, perché non conosciamo l’origine di questi componenti dell’universo, e dall’altro il fatto che le particelle che costituiscono la materia oscura non interagiscono con i nostri strumenti. Questo perchè la materia oscura è molto probabilmente fatta di particelle a “interazione debole”. Tali particelle, similmente ai neutrini, possono attraversare l’intero globo terrestre senza interagire”.

– Non avete il timore che, forzando l’ignoto, qualcosa possa sfuggire di mano?
“Assolutamente no. I nostri esperimenti, a differenza dei fenomeni che si verificano

Un'altra immagine di Fabiola gianotti.

Un'altra immagine di Fabiola gianotti.

nell’universo che ci circonda, avvengono in condizioni controllate: conosciamo l’energia dei fasci, sappiamo come manipolarli, possiamo “spegnerli”. E le collisioni che produciamo nei nostri acceleratori avvengono a intensità molto più basse di quelle cui danno luogo i raggi cosmici nello spazio. Un acceleratore terrestre non riuscirà mai a raggiungere energie e intensità delle collisioni fra raggi cosmici. Quindi non c’è nessun pericolo, perché ciò che facciamo è già accaduto nella natura attorno a noi miliardi e miliardi di volte a energie molto più elevate (e in maniera incontrollata e incontrollabile). E siamo ancora qui”.

– Considera compatibili scienza e fede?

«Non vedo contraddizioni: appartengono a due sfere diverse. Saremmo troppo ambiziosi e arroganti se potessimo pensare di spiegare l’origine del mondo. Quello che possiamo fare noi scienziati è andare avanti passettino dopo passettino, e accumulare conoscenza. Ma, come diceva Newton, quello che conosciamo è una goccia, quello che non conosciamo un oceano, quindi siamo ben lontani dal rispondere a domande di quel tipo».

– Che vantaggi pratici trae il mondo dalle attività del Cern?
«Molti. Intanto ne ha vantaggi di tipo tecnologico: il Cern è un laboratorio che da sempre spinge la tecnologia al di là dei limiti conosciuti. Con Lhc abbiamo dovuto sviluppare concetti nuovi e tecnologia nuova in molti campi, dai semiconduttori alle tecniche di vuoto, all’elettronica, al trasferimento e al trattamento dei dati. Faccio un esempio celeberrimo: il Web (il “www”), che era nato vent’anni fa per facilitare gli scambi tra noi fisici, ha di fatto cambiato il modo in cui la società oggi accede alle informazioni. Già questo dà un’idea dell’impatto che il Cern ha avuto sulla società. Un altro elemento importante è che si tratta di un’organizzazione internazionale, nata allo scopo di ridare prestigio alla ricerca e alla scienza dopo la Seconda guerra mondiale e di riavvicinare i popoli. Quindi, ha anche questa funzione umana e sociale. La missione principale del Cern rimane comunque la ricerca fondamentale e quindi far avanzare la conoscenza. E la conoscenza  porta progresso, sempre».

– Per il progetto Lhc si parla già di possibili candidature al Nobel.
“Dovrebbe essere attribuito al Cern come riconoscimento degli sforzi e delle conquiste della comunità scientifica internazionale. Non potrà essere attribuito a un individuo, perché questi esperimenti sono il risultato del lavoro di migliaia di scienziati. L’Lhc è un progetto globale, uno sforzo collettivo. Il problema è che attualmente il Nobel per la Fisica, a differenza di quello per la Pace, non può essere attribuito a un’istituzione. Ma le regole potrebbero cambiare…”

– In Italia si discute ancora molto di “fuga dei cervelli”…
«Io non sono un cervello che ha voluto fuggire; sono venuta a Ginevra perché mi hanno offerto la possibilità di lavorare nel laboratorio più avanzato al mondo nel mio campo. Penso che per tutti gli scienziati il sogno sia quello di contribuire alla ricerca nel proprio Paese, però devono sussistere le condizioni. Cioè, un sistema meritocratico, posti permanenti, stipendi adatti e dignitosi e condizioni strutturali adeguate. Solo a certe condizioni si riescono a tenere i giovani migliori e non li si forza ad andare all’estero. È un problema molto serio che l’Italia sta attraversando in questo momento, con i tagli alla ricerca. È un peccato, perché almeno nel mio campo l’Italia è un Paese che eccelle, grazie in particolare all’Istituto nazionale di fisica nucleare (un fiore all’occhiello della ricerca italiana), alla pari dei migliori al mondo. Però, se noi esportiamo i nostri giovani e questi giovani contribuiscono alla ricerca in altri Paesi, alla fine l’Italia rimarrà indietro. Una nazione che non ha un programma di ricerca forte in casa dovrà alla fine comprare conoscenza e tecnologia dagli altri”.

– Perché un giovane dovrebbe studiare al massimo se ha un futuro incerto?
«Io penso che non ci si debba mai lasciare intimidire dalle condizioni. Da giovani si ha una certa dose d’ingenuità e d’incoscienza, che sono assolutamente necessarie per andare avanti. Io almeno ero così. Quando mi sono buttata a studiare la fisica sono partita dietro le mie idee e i miei sogni, senza pormi troppe domande. È vero che all’epoca forse la situazione era migliore, però anche allora il campo della ricerca era difficile. Penso che se un giovane è motivato dall’entusiasmo e dalla voglia di fare, prima o poi ce la fa. La conoscenza è un bene fondamentale dell’uomo, è qualcosa che vale la pena di perseguire sempre, anche quando costa grossi sacrifici».

– Lei è diplomata in pianoforte e lo suona spesso.
“Sì, cerco di farlo il più possibile, anche se non riesco tutti i giorni. La musica è senz’altro una parte importantissima della mia vita, e per me è un grande sfogo e un rifugio. Non potrei concepire la mia vita senza musica, è costantemente presente in me, a volte solo nella testa quando non posso ascoltarla direttamente. Ritengo anche che sia molto importante che uno scienziato non sia focalizzato solo sul suo lavoro di ricercatore. Lo scienziato deve avere una mente aperta, deve produrre idee: perciò possedere altri interessi, di ampio respiro, è direi una necessità”.

– Che cosa l’appassiona tanto nella fisica?
“Il fatto che studi i costituenti e le leggi fondamentali della natura. La fisica delle particelle, in particolare, è la più fondamentale di tutte le scienze, perché si occupa dei costituenti elementari della materia, i mattoncini da cui tutto ha origine: nuclei, atomi, molecole, strutture macroscopiche. Questi studi ci permettono anche di capire la struttura e l’evoluzione dell’universo, che in particolare al momento della sua origine era governato dalle leggi della fisica delle particelle. Un altro aspetto affascinante del mio campo è che per affrontare queste domande basilari dobbiamo costruire apparati e strumenti di altissima tecnologia, contribuendo quindi allo sviluppo tecnologico della società e dell’industria”.

– La fisica sub-nucleare le sta dando ciò che si aspettava?
“Mi ha dato e mi dà molto di più: non solo la possibilità di esplorare questioni fondamentali che mi hanno sempre affascinata, ma anche l’opportunità di farlo in un ambiente molto stimolante e arricchente dal punto di vista scientifico, tecnologico, umano. Quello che ho ricevuto dalla fisica va ben al di là di ciò che mi aspettavo quando ho intrapreso questa strada”.

di Rosanna Biffi
Pubblicato su Famiglia Cristiana
Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

2 Commenti

  1. RUSSO Vincenzo said:

    Tempo fa Stephen Hawking voleva poter conoscere la Mente di Dio. Per questo io gli dedicai il mio libro: “Il Tachione il dito di Dio”. Ora ha cambiato idea e dice che Dio non esiste. Il CERN a sua volta ripropone l’eterna esistenza della materia. Io rispondo così:
    COMMENTO ALL’ULTIMO ESPERIMENTO DEL CERN DI GINEVRA.
    Ciò che è stato osservato al CERN di Ginevra ,consiste di un plasma di teorema geometrici e matematici, espressi in numeri cardinali .
    Questi a loro volta sono costituiti da un gas di numeri ordinali, (la polvere di Cantor ” diviene “ frattali).
    A proposito DUNQUE ,della presunta autosufficienza della materia ,affermata dopo gli ultimi esperimenti del CERN di GINEVRA.
    Siamo semplicemente alle solite tesi ideologiche .
    Non si tiene conto che l’energia applicata nell’esperimento del CERN è già esistente nell’universo . Quindi la materia non è affatto autosufficiente. Rimane vero semplicemente che nulla si crea e nulla si distrugge .
    Rimane insoluto infatti ,quali sono le ragioni dell’esistenza dell’energia ? Perché c’è l’energia invece che il nulla ?
    Per approfondire segnalo il sito: il Tachione il dito di Dio.
    Nel sito http://www.webalice.it/iltachione si può leggere gratuitamente in rete la teoria unificata dell’universo fisico e mentale, secondo il pensiero sineterico.
    La tesi fondamentale della teoria afferma che la gravità non è una qualità della materia ma una reazione astratta all’estensione angolare .
    Pertanto le successive dimensioni spaziali “estendendosi” a partire dal punto mentale,alla retta ,al piano e ai volumi, determinano REAZIONE ANGOLARE GRAVITALE ,all’ipotesi immaginaria di estensione LAMBDA, nello spazio tempo.
    Dunque le ragioni invisibili delle apparenze fisiche ,sono astrazioni di teorema matematici.
    Le apparenze fisiche visibili ai sensi sono simulazioni delle idee della teoria.
    In pratica non ci sono fenomeni fisici ma solo rappresentazioni mentali dell’osservatore

  2. RUSSO Vincenzo said:

    vittorio catani
    Sono andato sul sito “Il Tachione…”
    Teoria originale, ardita e che – ahimè – per mie carenze tecniche non sono in grado di comprendere appieno, come forse sarà per altri lettori.
    Forse, se ci si pone il fine d’essere compresi da quanta più gente è possibile, un linguaggio meno specifico avrebbe giovato, sia pure a costo di qualche semplificazione.
    Comunque: complimenti. Non è da tutti.
    .RUSSO Vincenzo
    Caro vittorio catani ,la teoria unificata deve correggere duemila anni di errori di filosofia ,che hanno influito sulla logica ,sulla matematica e sulla fisica. Ora per correggere tutto questo ,po,po di scienza travisata ,occorre una nuova semantica .Cioè si devono dare nuovi significati a parole ed espressioni in uso da secoli.Non che sia tanto difficile in se.Il difficile e rimuovere i pregiudizi stratificati nella cultura nota.Per esempio INFINITO oggi significa qualcosa d’immenso e magnifico. In realta è un numero e una qualità incompleta. Un numero non finito. Cioè non è un numero intero. Quindi non rappresenta grandezza ma incompletezza. Gli antichi della magna grecia usavano invece i due diversi termini limitato,(cioé completo),per esprimere grandezza e illimitato,(cioè incompleto), per definire la rarefazione dei numeri primi nel nulla. Va meglio?
    PROVIAMO CON UNA NUOVA MAIL QUI DI SEGUITO.
    LEGGETEMI PERO’ IN MODO ESTESO anche SUL MIO SITO, PER UNA COMPRENSIONE MIGLIORE.
    SALUTI DA VINCENZO
    Vi TRASMETTO UN’ALTRA MIA MAIL MOLTO DIFFUSA IN RETE.
    risposte a BIOLOGI NEODARWINISTI e scienziati agnostici o atei.
    RUSSO Vincenzo scrive:
    ottobre 26, 2010 alle 12:16 pm
    Tutte le teorie della scienza non sono conclusivamente galileane.
    Altrimenti diventano leggi della natura e non sono più teorie.
    Quindi le ragioni invisibili per essere ,sono molto più profonde delle cause visibili presunte ,e lo sono più importanti ,persino di quelle cause sperimentalmente verificate. Infatti ogni esperimento è vero solo fino a quando si ripete identico.
    UN BRAVO DI SETTORE DUNQUE A RICHARD LEWONTIN biologo antievoluzionista.
    La scienza è fede quanto la religione ,ma è difficile farlo ammettere. Eppure la teoria standard e la matematica stessa sono solo ipotesi ipotetico deduttive ,valide solo nel loro proprio sistema assiomatico. Vale a dire che sono incomplete o indecidibili. In pratica non sono false ,perchè sono ipotesi coerenti nel proprio sistema assiomatico. Con ciò non sono neanche vere però ,ma sono solo finte ed immaginarie costruzioni mentali. Le congetture non sono invece nemmeno costruibili e quindi sono false.
    Allora il mondo visibile è una costruzione mentale, realizzata con teorema coerenti ma finti.
    Per concludere .A quali giudizi si devono sottoporre i concetti sintetici ed analitici per trovare le leggi naturali galileane visibili ed invisibili? Ovvero come si trova anche il perché dell’esistere ?
    RISPOSTA : Con il giudizio completo della logica sineterica. Vedi sul sito http://www.webalice.it/iltachione ,soprattutto al volume V : “il tempo e il pensiero”.

*

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Top