L’INVASIONE ISLAMICA DELL’EUROPA, ALTRA PANZANA DA ARCHIVIARE

Concludo questo trittico su “Europa e islam”, nato un po’ così sulla spinta di eventi e materiali raccolti per via, segnalando la bella inchiesta del settimanale americano “Newsweek” dal titolo “Il mito di Eurabia – I falsi timori di un’invasione islamica”. Fa impressione notare con quanta rapidità si sgretolano tutti quei bocconi ideologici che una propaganda martellante ci ha fatto ingoiare per anni, approfittando dell’impatto emotivo degli attentati del terrorismo islamico per diffondere un’islamofobia assurda e pericolosa. Al cinismo e all’impreparazione dei politici ha fatto da perfetto contrappunto il solito tradimento dei chierici, a cominciare da quella Oriana Fallaci che riprese il concetto di Eurabia dagli studi di Bat Yeor (pseudonimo di Giselle Littman, scrittrice ebrea, nata in Egitto ma di origine svizzera) e poi li usò per quei suoi orribili pamphlet a sfondo xenofobo e razzista.


Non è che Newsweek scopra l’America. Semplicemente fa due conti e due ragionamenti sensati, gli stessi che per anni sono stati oscurati dalla propaganda neocon. L’idea che l’Europa sia destinata a trasformarsi in Eurabia, cioè che i musulmani immigrati nei nostri Paesi riescano, in prossimo futuro, a far prevalere i loro interessi particolari su quelli generali del continente, poggiava in gran parte sulla lettura tendenziosa dei dati demografici. Una delle previsioni recenti più citate era quella dello United States National Intelligence Council (2004), secondo cui i musulmani in Europa dagli attuali 20 milioni potrebbero passare a 38 milioni entro il 2025. Intanto: i 20 milioni di oggi corrispondono al 5% della popolazione europea, gli eventuali 38 milioni del 2025 all’8% di una popolazione europea che per allora dovrebbe raggiungere i 470 milioni di persone. Sarebbe davvero un dramma, quell’8%? Basterebbe a trasformare l’Europa in Eurabia? Non ci vorrebbe qualcosa di più per mettere l’Europa al servizio dell’islam?
Ma andiamo avanti, e diciamo di prendere per buoni quegli scenari. Anzi, ricordiamo che il tasso di accrescimento demografico della minoranza islamica residente in Europa è assai più elevato di quello degli europei. Ma per cambiare sensibilmente il quadro dovrebbero restare perfettamente stabili alcuni fattori che invece stanno già cambiando. Eccoli:
1. il tasso di natalità tra gli europei è in risalita, anche se lentissima.
2. Il tasso di natalità tra i musulmani d’Europa, al contrario, tende a rallentare. Non ci sono studi su scala continentale ma quelli parziali, effettuati soprattutto nei Paesi del Nord Europa, parlano chiaro: in Olanda, tra il 1990 e il 2005, il tasso di natalità delle donne di origina turca è calato da 3,2 figli per donna a 1,9; quello delle donne di origine marocchina dal 4,9 al 2,9, nello stesso periodo.
3. Quasi tutti i Paesi d’Europa, chi in un modo chi in un altro, si stanno orientando verso politiche di contenimento dell’immigrazione. Meno immigrati vuol dire anche meno immigrati musulmani, quindi meno figli di musulmani in Europa ecc. ecc.

C’è poi una questione politica, ma anche pratica, che andrebbe almeno presa in considerazione. Facciamo finta che i musulmani europei possano crescere di numero così tanto tentare un golpe continentale. E’ una sciocchezza, ma stiamo giocando. Bene. Chi dovrebbe farlo, allora, quel golpe? Chi dovrebbe prendere il potere, visto che tra le comunità islamiche d’Europa non ce ne sono due che la pensino allo stesso modo? Visto che tra un pakistano che vive in Gran Bretagna e un algerino che vive in Francia che ancora più differenza che tra un inglese e un francese autoctoni? Visto che in Germania, per esempio, più del 10% dei musulmani è alawita, cioè non è nemmeno riconosciuto come musulmano dai musulmani di più rigida ortodossia?
Ma forse la presa di potere dovrebbe andare a profitto di qualche potentato islamico estero. Anche lì, però, stesso problema. Gli iracheno non reggono i sauditi, che a loro volta detestano gli sciiti dell’Iran, che nulla hanno a che spartire con i sunniti di Giordania, i quali non sono nemmeno lontani parenti di quelli del Sudan o dello Yemen. Facciamola breve: questa storia di Eurabia era ed è una scempiaggine, una delle tante che hanno cercato di darci a bere per tenerci buoni e sottomessi grazie alla paura del turco. Succede, non è la prima volta e non sarà l’ultima, da una parte e dall’altra (ricordo bene, per dirne una, quando ci si opponeva ai missili Nato a Comiso con lo slogan “meglio rossi che morti”). Sarebbe carino, però, appuntarsi i nomi di coloro che sproloquiavano di Eurabia prima di passare a sproloquiare d’altro. E magari i titoli di quei giornali che distribuivano i volumi di Bat Yeor come se fossero il Vangelo.

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

6 Commenti

  1. fabio cangiotti said:

    Qui Fulvio più che una riga non è possibile inviare.

  2. fabio cangiotti said:

    Ma a te risultano persecuzioni politiche, boicottaggi culturali o commerciali, o islamici costretti alla scorta armata?

  3. fraa said:

    dicevano le stesse cose dei nazisti!!!!!!!!siete dei geni ma deficenti……potevano i nazisti sterminare gli ebrei e altri…ma quando mai dicevano …eppure l’hanno fatto!!!!!!. incredibile vero? erano degli scemi….gli intelligenti siete voi?

  4. Fulvio Scaglione said:

    Caro Fraa,
    pubblico questo tuo “commento” solo perché non mi fa né caldo né freddo farmi dare del deficiente da un anonimo. Quanto a perdere tempo per risponderti, e fornirti dati di cui comunque non ti curi,ovviamente, è un altro discorso. Altrettanto ovviamente, è l’ultimo volta che faccio passare un tuo post contenente solo insulti.
    Ciao, stammi bene

    Fulvio

  5. Zerinol said:

    Flavio
    Ho letto questo post con interesse. L’immigrazione dai paesi arabi dovrebbe essere l’occasione buona per consolidare i valori di tolleranza e razionalità che hanno caratterizzato l’europa, e non per accentuare una contrapposizione di fanatismo anti-islam. Sarebbe anche l’occasione buona per cominciare a conoscere qualcosa di più di questa cultura che in molti temono e di cui nessuno sa nulla.
    Detto ciò, mii piacerebbe sapere le fonti da cui hai preso i dati.

    Grazie

  6. Fulvio Scaglione said:

    Caro Zerinol,
    i dati vengono dalle fonti citate nel post e da altre fonti che avevo utilizzato, un paio d’anni fa, per scrivere il libro sul Medio Oriente. Resta il fatto che il problema immigrazione, pur essendo spinoso, importante e se vogliamo anche pericoloso, è troppo spesso sfruttato per bieche operazioni di marketing politico. Per esempio: l’immigrazione clandestina in Europa quest’anno, causa crisi economica, è calata del 20% ma nessuno lo dice. Farci vivere nella paura fa comodo a troppi.
    Ciao, a presto

    Fulvio

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