Ragazzi, lo devo proprio segnalare: questa volta i buontemponi di Informazionecorretta.com hanno superato se stessi. Funziona così. Il sito riprende un mio servizio sulla guerra di Gaza pubblicato da Famiglia Cristiana e titola la ripresa in questo modo: “Un’interessante intervista a Sergio Della Pergola ma anche i soliti luoghi comuni su Gaza”. Già qui la seriosità dell’intento polemico volge in commedia, perché i “soliti luoghi comuni” consistono di un’intervista al direttore dell’orfanotrofio di Gaza, quindi di una testimonianza. Come fanno questi ragazzi, più generosi che svelti nel loro sionismo, che a Gaza non hanno mai messo piede, a sapere che si tratta di luoghi comuni?
Vabbé, la propaganda ha le sue esigenze. Andiamo oltre. Il sito ripubblica pari pari l’intervista a Della Pergola, che difende con buoni argomenti e con abilità dialettica le decisioni del Governo di Israele e le ragioni della guerra. Poi arriva l’intervista al direttore dell’orfanotrofio (il quale, peraltro, tutto fa tranne che difendere le azioni di Hamas), fatta precedere da questo distico: “L’analisi (ma è un’intervista, salami!) riprende le tesi filopalestinesi del settimanale cattolico (è un’intervista a un palestinese di Gaza, è curioso che sia filopalestinese? Allora è anche curioso che Della Pergola, ex consigliere di Ariel Sharon, sia filoisraeliano) e ripropone l’atteggiamento pietista a senso unico senza lasciare spazio alle evidenti ragioni dello Stato di Israele”.
Ma come? Vi siete appena sparati tre cartelle di Della Pergola e dite che non si dà spazio alle ragioni di Israele? Ci siete o ci fate? Non ci arrivate o dare ai vostri fan il modo di giudicare sul serio è davvero troppo difficile? Per finire, il “pietismo a senso unico”: il vostro sito è lo stesso che quest’estate ripubblicò con un certo entusiasmo un mio servizio da Sderot (sapete, è quella città dove cadono i missili di Hamas…).
Cari amici estranei alla polemicuzza: ripensate per un attimo a questa sbobba, considerate che si fanno chiamare nientemeno che “informazione corretta” e fatevi le stesse ghignate che mi sto facendo io. Ciao a tutti
Fulvio
P.S.: non vi consiglio una frequentazione troppo assidua, ma per verificare quanto dico
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=7&sez=120&id=27384
Caro Fulvio, hai pienamente ragione, detto da uno che in genere apprezza Informazione corretta. Nessuno è perfetto, talvolta la foga apologetica pro-Israele porta a una critica fuor di luogo, come in questo caso. In molti altri casi trovo invece adeguate e convincenti le posizioni di I.C., valutando volta per volta naturalmente.
A presto.
Temo però che su Informazione corretta ci tornerai presto, per l’intervista su Famiglia Cristiana al “parroco di Gaza”, così entusiasta di Hamas, da trascurare il non piccolo particolare che i suoi eroi qualche tempo fa hanno massacrato qualche centinaio di esponenti di Fatah della Striscia, per tacere di tutto il resto. Chissà se l’hanno fatto per “libera scelta del popolo palestinese che combatte per la libertà”. Mah…
Caro Fabio,
come sai bene, le interviste si fanno per far parlare altri, se non si fanno i pezzi in proprio. Ovvio che non sottoscrivo tutte le affermazioni del parroco di Gaza (e forse nemmeno tutti i palestinesi di Gaza lo farebbero…), ma è altrettanto ovvio che il parroco è una persona che valeva la pena sentire. Comunque, come hai ben visto, Informazione Corretta, per non sbagliare, ti accusa sempre e comunque, quindi tanto vale. Dicessero, per esempio, se sottoscrivono le scemenze della Ozick, pubblicate senza batter ciglio dalla grande stampa italiana…
Io credo che la cosa fondamentale sia ragionare con la propria testa e dare spazio alla diversità delle opinioni. Se pubblicassimo solo quelle che ci piacciono faremmo come Bernard-Henry Levy, che cita il capo dei servizi segreti di Israele come la fonte della verità. O come quelli che in questi giorni mi mandano mail mettendo sullo stesso piano la Shoah e Gaza.
Ciao, facciamoci coraggio, a presto
Fulvio
Nulla da obbiettare, anzi ritengo utile e interessante il tuo articolo, che mi conferma certe idee che mi son fatto leggendo il tuo libro sulla difficoltà o impossibilità di mediazione dei cristiani arabo-palestinesi in Medio Oriente.
P.S Sulla Ozik I.C. ha riportato due articoli di segno opposto, io approvo quello critico della storica Anna Foa. Salutoni.