SBARCHI, LA REALTA’ DIETRO LA GRANDE PAURA

sbarchiUn barcone in arrivo a Lampedusa.

Com’era facile prevedere, la “provocazione” lanciata da Famigliacristiana.it sui migranti (“Se sono profughi dobbiamo accoglierli tutti”), in epoca di sbarchi, ha destato la reazione di molti lettori. Al netto delle banalità (Benpensanti! Buonisti!) e naturalmente di posizioni fondate, colpisce il tentativo di molti di ammantare di razionalità posizioni dettate soprattutto dall’emotività. Ho così replicato alle argomentazioni più frequenti.

  1. “Abolire il reato di clandestinità è stato l’errore più grosso… la Bossi-Fini in un modo o nell’altro ha fatto da argine rimpatriandone a migliaia” (Gari01, 24 aprile): non è vero. Il reato di clandestinità fu introdotto nel 2010 proprio come ulteriore strumento per combattere l’immigrazione clandestina, visto che la Bossi-Fini non funzionava. E lo stesso reato non ha funzionato, visto che l’anno record per gli sbarchi è stato finora il 2011.
  1. “Non li vogliamo!” (Lorenzo, 22 aprile): a ben vedere, questo è il “ragionamento” più lineare e comprensibile. Purtroppo, velleitario come il capriccio di un bambino. L’Italia è un ponte naturale tra Africa ed Europa, basta dare un’occhiata alla cartina. Finché ci sarà qualcuno che scappa dall’Africa, ci saranno sbarchi in Italia. Così come quelli che arrivano dall’Asia sbarcano in Grecia. Angelo (24 aprile) chiede perché mai non vadano in Spagna. Sbagliato: in Spagna ci vanno e come, vanno in quella porzione di territorio spagnolo che si trova in Africa e si chiama Ceuta e Melilla. Lì, esattamente come succede da noi, vengono intercettati dalle forze armate. Il nostro problema è il mare: sulla sabbia puoi costruire muri e reti, sull’acqua no. In ogni caso nel 2011 la Spagna ha accolto 457.649 immigrati, l’Italia molti meno: 385.793 (fonte: Eurostat).
  2. “Anche un criminale ha ottime ragioni per scappare” (Panthera Pardus, 23 aprile): vero. Ed è vero anche che i criminali spesso hanno ottime ragioni per restare. Per esempio, quelli che sfruttano il lavoro degli immigrati, ancor più se illegali. Perché nessuno propone mai di intervenire su questo lato della questione?
  3. “E noi italiani moriamo di fame!” (Umby, 22 aprile):  curioso argomento, in un Paese dove l’evasione fiscale sottrae al benessere collettivo più di 100 miliardi l’anno. Al confronto, l’operazione Mare Nostrum (9 milioni di euro al mese) è un’elemosina. Se noi italiani stiamo come stiamo, la colpa è solo nostra, non cerchiamo alibi negli sbarchi.

Sbarchi, e se arrivano tutti?

  1. “Ma se sono per la stragrande maggioranza uomini e giovani, da quali guerre scappano?” (Lorenzo, 22 aprile): sbagliato. Nel 2011 la proporzione degli immigrati per sesso è stata: 52% uomini, 48% donne.
  2. “Se fossero 10 milioni, dovremmo accoglierli tutti?” (Libero Leo, 22 aprile); “Di fronte a questi numeri ponetevi la domanda dobbiamo accoglierli?” (Panthera Pardus, 22 aprile); “Tutto il continente africano è instabile… quindi tutti i suoi abitanti possono essere considerati profughi” (Mariobon, 23 aprile): argomento interessante. Se la pensate così, la domanda giusta da fare è: perché gli sbarchi non ce ne hanno portati 10 milioni? O 20 o 30 milioni? Perché non tutti gli africani ma solo un’infima minoranza di disperati si presenta al nostro mare? Perché nel 2012 solo 1 immigrato in Europa su 4 veniva dall’Africa? Risposta: perché sbarca da noi solo chi è disperato al massimo livello. Aggiungo qualche elemento economico: nel 2012, un quarto dei Paesi africani è cresciuto al ritmo del 7%, e tutta l’Africa subsahariana in media del 5%. Quindi, è vero esattamente il contrario di quanto dice Mariobon: l’Africa migliora e di anno in anno i suoi abitanti hanno sempre meno ragioni economiche per migrare. Infatti non lo fanno, se non quando sono spinti da guerre e persecuzioni. E poiché in molte di queste guerre c’è lo zampino americano ed europeo (Siria, Somalia, Libia, Mali…), non possiamo non sentirci almeno in parte responsabili. 
  3. “FC quanti è disposta ad accoglierne nei suoi immobili?” (Libero Leo, 22 aprile): il buon Libero Leo, un po’ a corto di argomenti, difficilmente si nega la malignità. Famiglia Cristiana, con tutti i giornali del Gruppo Periodici, ha sede a Milano in una sola palazzina. Ma la congregazione che la edita, la Pia Società San Paolo, ha messo più volte i propri ambienti, in diverse città, a disposizione di migranti e profughi arrivati con gli sbarchi, come del resto hanno fatto anche altre organizzazioni e istituzioni religiose. Perché non s’informa?

(1.continua)

 

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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