Milano capitale economica d’Italia, ecc. ecc. Sarà dunque interessante scorrere i dati che la Camera di Commercio di Milano ha diffuso a proposito delle ditte individuali nel biennio 2009-2010. Tanto per cominciare, nella metropoli lombarda ci sono 41 attività imprenditoriali in cui la maggioranza o la grande maggioranza dei titolari è fatta da imprenditori non italiani, con una crescita nel 2010 dell’8% rispetto al 2009.
Di queste 41 attività, le prime 5 per partecipazione straniera sono: la fabbricazione di tappeti e moquette, che a Milano risulta per il 100% condotta da stranieri; la gestione di posti telefonici e internet point (96% di imprenditori stranieri); il commercio ambulante di abbigliamento e calzature (86%); il commercio al dettaglio di tappeti (83%); il commercio ambulante di cincaglieria e bigiotteria (82% di stranieri). Forte anche la presenza straniera nella gestione dei bar, nell’edilizia come muratori, nella tinteggiatura e nella posa di vetri, pavimenti e muri.
Gli imprenditori stranieri sono ormai il 19% di tutti quelli dell’area milanese (pari a 22.352 imprese). Tra il 2009 e il 2010 sono cresciuti soprattutto nei settori della pulizia di uffici ed edifici (più 239%), nella modifica e riparazioni di articoli di vestiario (più 188%), nella finiture edilizie (più 145%), nei centri benessere (più 99%). In termini assoluti, le prime cinque “attività straniere” del milanese risultano essere: l’edilizia non specializzata (muratori), con il 12,8% degli addetti; la pulizia e disinfestazione (4,5%); il trasporto merci (4%); la costruzione di edifici (3,6%); e il commercio al dettaglio di tessuti, abbigliamento e articoli per la casa (3,4% del totale).
Per finire, le nazionalità più imprenditoriali tra quelle presenti e attive nel capoluogo lombardo: egiziani (21,8% degli imprenditori stranieri), cinesi (15,2%), romeni (8,9%), marocchini (7,1%), albanesi (5,1%).
Totalmente assenti sono, invece, gli imprenditori stranieri in almeno 100 altre attività. Tra queste: l’editoria, la gestione di farmacie, la produzione di pane e pasticceria, la riparazione di impianti elettrici per automobili.