I RAGAZZI E IL DENARO, ORA SI SCOPRE CHE…

Che cosa sanno, meglio: che cosa capiscono i ragazzi del denaro? Quali criteri di valore economico possiedono i giovani che ancora non lavorano e quindi dipendono dai genitori, cioè gli studenti delle scuole medie? Se l’è chiesto Junior Achievement Italia, organizzazione nonprofit nata per promuovere l’economia nelle scuole, e ha deciso di certificarlo con una ricerca (“Educazione finanziaria. Una nuova generazione di risparmiatori”) su un campione di 2.300 studenti di 11 regioni, svolta in collaborazione con Citi Foundation e l’Università Cattolica. I risultati, presentati oggi a milano, sono per certi versi sorprendenti.

Studenti denaroI ragazzi tra gli 11 e i 13 anni dispongono, in media, di una somma mensile che varia tra i 45 e i 71 euro. Solo una minoranza (21%), però, riceve una “paghetta” settimanale o mensile. I più (46%) chiedono denaro ai genitori quando ne hanno bisogno, mentre un altro 20% non sa quantificare il denaro ricevuto e speso in un mese. Molto scarsa la conoscenza degli strumenti finanziari, anche di quelli di base: il 40% degli studenti non sa dire che cosa sia un estratto conto o un tasso d’interesse. Buona, invece, la propensione al risparmio: le cicale, cioè quelli che spendono subito tutto ciò che ricevono sono solo il 24% mentre le formiche, cioè quelli che mettono da parte una certa quantità del denaro ricevuto dai genitori, arrivano al 65,4%.

Più difficile da decifrare il rapporto tra genitori e figli intorno al denaro. Il 24% degli studenti interpellati per la ricerca mostra scarsa conoscenza degli strumenti economici e bassa consapevolezza dell’impiego del denaro insieme con uno scarso dialogo familiare sui temi relativi all’economia, anche quella personale. Un altro 36%, più consapevole, ha un forte rapporto con i genitori intorno al denaro, ma di natura conflittuale. Un altro 40% è risparmiatore, consapevole del valore del denaro e capace di gestirlo, e ne parla con maggiore frequenza e libertà con i genitori.

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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