USA: PIU’ SPINELLI, MENO SIGARETTE

L’annuale Rapporto sull’uso di droghe del SAMSHA (Substance Abuse and Mental Health Services Administration), l’Agenzia del Congresso Usa fondata nel 1992 anche per combattere la diffusione delle sostanze illecite, ha rilevato tra il 2008 e il 2009 un sostanziale incremento. Circa 21,8 milioni di americani (pari all’8,7% della popolazione totale sopra i 12 anni d’età) fa uso di droghe, con una crescita di circa il 9% rispetto all’anno prima. Il fenomeno è trainato soprattutto dal consumo di marijuana, la droga più usata, cresciuto dell’8%. In aumento anche l’uso non medico di farmaci ottenuti con prescrizione medica e il consumo di ecstasy. Tra i giovani di età compresa tra i 12 e i 17 anni la tendenza è all’aumento, dal 9,3% di consumatori di droghe del 2008 al 10% del 2009. Un dato comunque inferiore a quello record del 2002: 11,6%.

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Il Rapporto, però, contiene anche buone notizie. L’uso di cocaina è calato del 30% rispetto ai dati dell’analoga ricerca del 2006. E il consumo di sigarette (sempre tra gli americani dai 12 anni in sù) ha raggiunto il minimo storico: solo il 23,3% della popolazione Usa fuma regolarmente. Le sigarette diu tabacco, almeno.

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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