Adecco Italia, che fa parte del Gruppo Adecco (azienda leader nei servizi per la gestione delle risorse umane, con 32.000 dipendenti e 5.500 uffici in più di 60 Paesi) ha realizzato un sondaggio intervistando 6.445 persone sul tema: “Il lavoro che vorrei”. Curiose le risposte. Il tipo di lavoro più ambito? Quello dell’impiegato, al centro dei sogni del 14,5% degli italiani. Seguono quello dell’esperto di marketing/organizzatore di eventi (9,95%) e quello dell’imprenditore (8,69%).
Nel 2004, una ricerca condotta dalla Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Milano Bicocca sempre per Adecco, aveva dato risultati esattamente opposti: al primo posto il sogno di diventare imprenditore in proprio (allora per il 13% dei 1.255 intervistati), in fondo alla classifica l’idea di diventare un impiegato. A quanto pare, la crisi economica ha spinto in modo prepotente al rialzo il valore della sicurezza economica rispetto a quello dell’autonomia e della libertà.
Al desiderio del tradizionale “posto fisso” si accompagnano, però, nuove abitudini, dettate evidentemente dalle mutate condizioni del mercato del lavoro. Sempre secondo lo stesso sonadaggio, il 30% degli italiani è disponibile a investire in formazione, pensando che una maggiore professionalità possa fare la differenza nella ricerca del lavoro. Un altro 30% è pronto ad accettare un trasferimento in Italia o all’estero (anche se i più preferirebbero in Italia) per motivi di lavoro. Il 19%, infine, è pronto a rinunciare al proprio tempo libero pur di ottenere un lavoro più vicino a quello dei sogni.