Il governo russo ha annunciato un vasto programma di riarmo, teso soprattutto a dotare le truppe di armi e mezzi più efficaci e moderni. Entro il 2020, è stato annunciato, la Russia spenderà 474 miliardi di euro per acquistare 600 nuovi aerei, 1.000 elicotteri, 100 navi e 56 sistemi d’arma per i missili terra-aria S-400. In più, con una vasta operazione di shopping sul mercato internazionale, anche droni di produzione israeliana, 4 portaelicotteri “Mistral” e fucili d’assalto per le truppe speciali di produzione francese e mezzi blindati “Lince” prodotti in Russia ma su licenza italiana, in particolare Iveco (Gruppo Fiat). Ma il piatto forte saranno le forze strategiche nucleari: è in preventivo la costruzione di 8 sottomarini atomici dotati di missili balistici intercontinentali “Bulavà”, con una gittata di 8 mila chilometri.
Un’operazione resa necessaria dalla vecchiezza delle dotazioni (considerate superate nella misura del 90%) e dal desiderio di accorciare la distanza dalla potenza militare americana. Un sogno che non si tradurrà in realtà, almeno non nel prossimo futuro: la spesa prevista per la Difesa dal Governo Usa nel 2011 è di 548,2 miliardi di dollari, quella del Governo russo di 34,7 miliardi di dollari.