ITALIA, CRESCONO I MATRIMONI MISTI

di STEFANO STIMAMIGLIO

I matrimoni misti nel Belpaese crescono a ritmo esponenziale. Secondo le ultime stime fornite dall’Osservatorio sui matrimoni misti in Italia ed elaborate dalla società MoneyGram su dati 2009 di Caritas Migrantes, l’incremento rispetto al 2008 è  del 9,5% e, rispetto agli ultimi 15 anni, le unioni di questo tipo risultano addirittura triplicate.

Matrimoni misti

L’Emilia-Romagna è la regione leader in questo fenomeno tipico dei Paesi che hanno conosciuto, proprio come l’Italia, un’improvvisa impennata del fenomeno migratorio negli ultimi 20-25 anni. Lì il totale dei matrimoni registrati si attesta al 15%; seguono a ruota la Lombardia (13,5%), la Liguria (13,1%) e la Valle d’Aosta (13,1%).

Altro dato interessante: nel 2009 in totale i matrimoni misti sono stati oltre 35 mila, il 14% di tutti i matrimoni. Nel 1995 erano 12 mila. La Lombardia, con le sue oltre 35 mila nozze registrate in totale (cioé da sempre), guida questa particolare classifica. Il Lazio si attesta a un più modesto 10,8%.

Sposo italiano e sposa straniera: questa la tipologia più frequente (circa 17mila casi l’anno), mentre il caso inverso (lei italiana, lui straniero) arriva a 6 mila casi. Il terzo caso, dove entrambi i coniugi sono di nazionalità non italiana e diversa tra di loro, ha visto nel 2009 circa 11 mila nuove unioni.

Altri dati interessanti: i maschi italiani sposano per lo più donne provenienti dai Paesi dell’Unione Europea (59% dei casi) o dal continente americano, e in questo caso la preferenza cade sulle donne latinoamericane. Le unioni con donne provenienti dall’Africa Settentrionale si verificano nell’8% dei casi. Le signore asiatiche convolano a giuste nozze con italiani solo nel 6% delle unioni. Veniamo alle donne italiane: la loro preferenza cade decisamente sugli africani (40,7% dei casi) e sui sudamericani (17,4%).

L’ultimo dato, che dà a pensare, riguarda il divorzio in caso di matrimoni misti: la loro durata media è di 9 anni, contro i 14 anni per i matrimoni in cui entrambi i coniugi sono italiani.

di Stefano Stimamiglio


Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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