Secondo un recente studio dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo), basato sui dati provenienti dai 33 Paesi che ne fanno parte, studiare a lungo è il miglior sistema per trovare lavoro e guadagnare. La percentuale degli occupati nei Paesi sviluppati risulta infatti ovunque assai più alta tra coloro che hanno un diploma universitario rispetto a coloro che hanno solo un titolo di studio della scuola superiore secondaria. E non solo: nel 2008, cioè nel pieno della recessione globale, i laureati hanno perso il posto di lavoro in percentuale inferiore ai diplomati.
Ancor più significativo è il fatto che il possesso di una laurea risulta essere una grande vantaggio economico per le persone ma anche per lo Stato. Facendo la media dei soliti 33 Paesi, l’Ocse ha scoperto che portare un giovane alla laurea costa allo Stato 33 mila dollari, ma ne fa incamerare più tardi 86 mila grazie alla maggiore produttività generata dalla migliore qualifica e alle tasse in più pagate dal soggetto.
Al momento, il Paese in cui la laurea fa la maggiore differenza è l’Ungheria: calcolato sulla durata media della vita, il maggiore guadagno per l’individuo è di circa 230 mila dollari e di circa 170 mila per lo Stato. Seguono Germania, Polonia e Gran Bretagna. Sulla media dei Paesi dell’Ocse, il maggiore guadagno è di circa 140 mila dollari per l’individuo e di circa 90 mila per lo Stato. E’ una lezione che le giovani generazioni, a quanto pare, tengono ben presente. Sempre secondo le rilevazioni Ocse, il 35% delle persone di età oggi compresa tra i 25 e i 34 anni ha una laurea, mentre solo il 20% di coloro che stanno raggiungendo l’età della pensione ha un analogo titolo di studio.