CLANDESTINI: USA E ITALIA, STESSA PAURA

Disoccupati? 9,7% della popolazione in età da lavoro, con 8,5 milioni di persone che hanno perso il lavoro tra il 2007 e il 2010. Il debito pubblico? 87,3% del Prodotto interno lordo, in cifre assolute 15 mila miliardi di dollari. Un paio di guerre in corso (con quasi 800 morti nel solo Afghanistan e, come ha notato il settimanale Time, più di altrettanti soldati suicidi dopo i turni di missione) ma il grande tema che divide gli americani, oggi, sono gli immigrati illegali.

Clandestini

Il dibattito è stato innescato da una legge approvata in Arizona, che in ua prima stesura dava alle autorità di polizia poteri assai ampi per detenere e controllare persone sospettate (sospettate e basta) di essere entrate negli Usa illegalmente. La legge è stata più volte corretta e “ammorbidita”, e ora quei controlli sull’immigrazione possono essere eseguiti solo se il “sospettato” è fermato o arrestato per aver violato le leggi già in vigore in Arizona. Il 51% degli americani, secondo un sondaggio New York Times/Cbs, ritiene che il provvedimento sia “giusto”. Solo il 36% lo ritiene “eccessivo” e il 9% “debole”.

Ora, qualcuno sa quanti sono gli immigrati illegali negli Usa, cioè in un Paese che ha 304 milioni di abitanti? Sono 12 milioni, meno del 4% della popolazione. E il 4% sono gli immigrati illegali anche in Arizona, lo Stato che ha lanciato il grande dibattito.Il 65% di tutti gli immigrati llegali viene dal Messico, il 40% dei “clandestini” entra negli Usa con visto turistico.

I trend dell'immigrazione negli Usa: in rosso la "porzione" di immigrati illegali.

I trend dell'immigrazione negli Usa: in rosso la "porzione" di immigrati illegali.

Non è lecito giudicare le paure della gente, semmai ha senso cercare di capirle. E nelle paure americane, pur con qualche differenza (in Italia, per esempio, siamo ben lontani dall’avere il 4% della popolazione, cioè 2,4 milioni di persone, formata da immigrati clandestini), si possono rinvenire molte somiglianze con le nostre. Per dire:

– I clandestini sono clandestini ma a qualcuno servono. Negli Usa aziende enormi come Wal Mart (grande distribuzione), Tyson Foods (alimentari) e Swift&Co (carni) sono state condannate a pesantissime multe per aver fatto lavorare i clandestini, o aver firmato contratti con aziende che li facevano lavorare.

– In ogni giorno dell’anno, i 200 centri americani di detenzione di clandestini “ospitano” almeno 31 mila persone (bambini compresi) in attesa di espulsione.

– L’espulsione dei clandestini provoca drammi laceranti. Nel 2005 c’erano almeno 3,1 milioni di bambini americani, cioè dotati di cittadinanza americana, che avevano almeno uno dei genitori immigrato clandestinamente.

Si potrebbe continuare a lungo con cifre e statistiche. Già questo, però, basta e avanza per farci capire che l’Italia non è per nulla un caso particolare. Anzi, si trova oggi perfettamente appaiata, pur essendo un Paese di emigrazione, a un Paese d’immigrazione per eccellenza come gli Stati Uniti. Credo che il problema vero non sia la “quantità” dell’immigrazione ma la sua velocità. Negli Usa, nel quinquennio 2000-2005 gli immigrati clandestini dal Messico sono cresciuti del 65%. In Italia, in un solo anno (2007-2008), gli immigrati censiti sono cresciuti di 494 mila unità, cioè del 16,8%. Non sorprende se molti faticano a metabolizzare una trasformazione così rapida.

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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