Lo straniero? Fa bene al futuro dell’italiano. Basta calcolare i contributi pensionistici
che versano i lavoratori extracomunitari. L’Inps ha fatto i conti: nel 2007, 5 miliardi di euro, derivanti da un reddito complessivo per i lavoratori dipendenti stranieri di circa 21 miliardi. Da questa stima sono esclusi i lavoratori agricoli e domestici, che nel 2004 erano già 336.524, e gli imprenditori in proprio. Se poi facessimo riferimento al reddito reale, compreso cioè il sommerso, la cifra salirebbe di molto. La vera sfida è far uscire alla luce del sole il sommerso, non varare norme che ostacolano l’ingresso regolare in Italia per motivi di lavoro. Ci guadagnerebbero anche le casse dell’Inps.
E siccome il sistema pensionistico italiano è in larga parte a ripartizione (in pratica, quelli che lavorano pagano le pensioni a quelli usciti dal mondo del lavoro), si può dire che molti pensionati perderebbero la loro rendita (o sarebbero costretti ad abbassarla) se sparisse l’esercito di immigrati residenti in Italia che versa contributi all’Inps. In più, i lavoratori stranieri sono giovani (il 72% ha meno di 40 anni) e quindi garantiscono al sistema pensionistico un roseo futuro.
di Francesco Anfossi
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