TURCHIA E RUSSIA, LA STRANA COPPIA

Turchia e Russiacordialità tra Putin ed Erdogan.

Turchia e Russia, la strana coppia. I due Paesi hanno una lunga storia di inimicizia. Anche senza risalire alle innumerevoli guerre tra l’impero russo e quello ottomano tra Settecento e Ottocento, o alle pretese di Stalin sui Dardanelli dopo la seconda guerra mondiale (per tenerlo buono ci volle una flotta inviata nel Mediterraneo da Harry Truman, che proprio pensando a Turchia e Russia elaborò e annunciò la sua famosa “dottrina”), Turchia e Russia hanno pareri opposti su quasi tutte le questioni contemporanee: dal conflitto tra Armenia e Azerbaigian (Russia pro Armenia e Turchia pro Azerbaigian) alla Siria (Russia pro Assad, Turchia contro), dall’Iraq all’Egitto (la Turchia simpatizza con i Fratelli Musulmani, la Russia ha buone relazioni con Al Sisi) fino all’Ucraina. Per non dire che la Turchia è nella Nato mentre la Russia con la Nato sta quasi facendo a cazzotti nell’Europa dell’Est. O che la re-islamizzazione lanciata da Erdogan solo qualche tempo fa sarebbe stata vista, causa la Cecenia, come una minaccia dal Cremlino.

A dispetto di tutto questo, invece, Turchia e Russia hanno varato una partnership, per non dire un’alleanza, che palesemente aspira ad allargarsi rispetto al settore energetico in cui è maturata. Com’è noto, il 1 dicembre, durante una visita ufficiale di Stato ad Ankara, Vladimir Putin ha tirato una croce sul progetto di gasdotto South Stream e ha annunciato che lo avrebbe sostituito con il Blue Stream, che corre sotto il Mar Nero fino al porto turco di Samsun e da lì, via terra, raggiunge Ceyhan, affacciata sul Mediterraneo. Già un altro gasdotto arriva in Turchia dalla Russia ma attraverso Ucraina e Bulgaria. Un Paese nemico e uno membro della Ue che ha sanzionato la Russia, fattori che lo rendono molto meno affidabile del Blue Stream.

Turchia e Russia, anche il nucleare

La Turchia importa il 98% del gas che consuma, e al 58% di queste importazioni provvedeva finora la Russia. Con i nuovi accordi, la quota russa salirà fino al 70%. Turchia e Russia erano in affari anche prima: dopo gli accordi bilaterali firmati nel 2010, l’interscambio è cresciuto fino a toccare un valore di 32 miliardi di dollari nel 2013, portando la Russia a diventare il secondo partner commerciale della Turchia dopo la Germania.

Ma i trattati siglati il 1 dicembre di quest’anno portano i rapporti tra Turchia e Russia su ben altri livelli. Quasi una scelta di campo, perché la Turchia, dopo un decennio di crescita ininterrotta, affida quasi in esclusiva alla Russia le proprie sorti energetiche. Nel pacchetto, infatti, è entrato anche il progetto (valore: 20 miliardi di dollari) per la costruzione ad Akkuyu di una centrale nucleare che da sola soddisferà il 16% del fabbisogno energetico turco. Progetto affidato all’azienda di Stato russa Rosatom, che ha già portato in Russia circa duecento scienziati e tecnici turchi per un training intensivo.

A guardare da fuori, Turchia e Russia (che pure non nascondono le divergenze di cui si diceva sopra), schiacciate sul piano globale dall’inevitabile dominio di Cina e Usa, sembrano lavorare a una riedizione dei “Paesi non allineati” di antica memoria, cui potrebbero partecipare diversi altri Paesi (dall’Iran al Brasile, dal Venezuela al Sudafrica e, perché no, l’Egitto) ormai troppo “grandi” per non avere ambizioni ma troppo “piccoli” per gestirle in solitudine di fronte ai colossi.

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Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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