ARMI: SPENDIAMO 3,3 MILIONI DI DOLLARI AL MINUTO

armiPer le armi si spendono 3,3 milioni di dollari al minuto.

DI ALBERTO CHIARA – Sono state tagliate in alcune aree del pianeta. In altre no: sono aumentate,  anche di molto. Nel 2013, nel mondo, le spese per riempire gli arsenali sono arrivate a 1.747 miliardi di dollari. In termini percentuali si registra un passo indietro dell’1,9 per cento. Ma questa potatura è dovuta solamente alla drastica spending review effettuata dagli Usa e da altri Paesi dell’Occidente. In altre aree, incluse purtroppo quelle dove si spara o quelle dove i diritti umani sono sistematicamente violati, le spese per le armi si sono ulteriormente impennate. E’ quanto emerge dal rapporto sulle spese militari per il 2013 pubblicato dall’Istituto internazionale di ricerca per la Pace di Stoccolma (Sipri).

Fa un certo effetto scomporre la cifra e apprendere che, stando ai dati dell’anno scorso, ogni minuto che passa si spendono nel mondo, per le armi, 3,3 milioni di dol­lari, 198 milioni ogni ora, quasi 4,8 miliardi al giorno. Fra gli Stati che hanno  investito di più nel settore bellico, ci sono la Cina, la Russia e l’Arabia Saudita, diventata la quarta potenza ”in armi” del mondo (l’Italia è undicesima, posizione che aveva già nel 2012). E proprio questo cospicuo rialzo dell’Arabia Saudita (più 14 per cento) può far parlare di corsa alle armi in Medio Oriente dove, in generale, la spesa militare è aumentata del 4%. L’aumento è stato piegato dagli analisti principalmente con le tensioni che i Paesi limitrofi hanno con l’Iran e con il timore del diffondersi nell’area di rivolte tipo “primavera araba”. In ogni caso, spiegano al Sipri, stime e riflessioni sono rese incerte dal fatto che non vi sono dati disponibili per il 2013 relativi a Iran, Qatar, Siria ed Emirati Arabi Uniti.

Più armi e caserme piene

Anche chi taglia, comunque, non butta le armi, non svuota le caserme. Anzi. Il 9 novembre 2013, gli Usa hanno varato la super­por­tae­rei “Gerald Ford” (la prima di una serie), la nave da guerra più costosa mai costruita: a cose fatte tra i 13 e i 14 miliardi di dol­lari. Gra­zie a nuove cata­pulte, i suoi 75 aerei (il cui costo si aggiunge a quello della nave) possono  effet­tuare il 25% in più di attac­chi rispetto a quelli imbar­cati sulle attuali por­tae­rei “Nimitz”.Dopo il varo ufficiale, la “Gerald Ford”  necessita opere di completamento: l’entrata in servizio è programmata nel 2016.

Qualche giorno fa, poi, ha cominciato a solcare il mare la super­por­tae­rei inglese “Queen Eli­za­beth” da 65 mila tonnellate  (il tri­plo dell’attuale classe Invin­ci­ble), cui seguirà una unità gemella. La spesa complessiva dichiarata, per le due grandi navi, sfiora i12 miliardi di dol­lari, cui andrà aggiunta quella degli aerei imbar­cati: gli F-35, che potranno essere por­tati dall’hangar sul ponte di volo in 60 secondi.

Nel recente Rapporto del Sipri vengono specificati i Paesi che hanno raddoppiato le spese per le armi tra il 2004 e il 2013. Ci sono nomi noti (le già citate Russia, Cina e Arabia Saudita) e nomi meno ricorrenti nel lessico geopolitico mondiale: Vietnam, Cambogia, Honduras, Ecuador, Paraguay più un’insospettabile Argentina.

di Alberto Chiara
Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

Altri articoli sul tema

*

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Top