INCURSIONI MIRATE? IMPOSSIBILE

Incursioni mirate su GazaUn missile cade su Gaza.

Si possono fare tutti i ragionamenti politici che si vuole, “tifare” per Israele o per i palestinesi, distribuire meriti e colpe come ci pare. Una cosa, però, secondo me è impossibile: credere alla panzana delle “incursioni mirate”, dei“bombardamenti chirurgici” e compagnia bella. Sarebbe più onesto e dignitoso, secondo me, dire: ha ragione Pinco Pallino e me ne frego se muoiono i civili.


Chi è stato nella Striscia di Gaza sa benissimo a che cosa mi riferisco. Chi non c’è mai stato, rifletta su qualche dato. Se vi dicessero che è possibile effettuare “bombardamenti chirurgici” e “incursioni mirate” sul centro di Palermo (densità: 4.225 abitanti per chilometro quadrato) o su quello di Torino (6.939 abitanti per kmq) colpendo solo obiettivi specifici, e che tutto quanto viene colpito al di fuori di quelli è per colpa di chi subisce i bombardamenti, ci credereste?

Se vi dicessero che “incursioni mirate” possono essere lanciate dall’aria contro bersagli posti nel centro di Hong Kong (6.434 abitanti per kmq) o nel centro di Città del Messico (5.973 abitanti per kmq) senza versare una goccia di sangue innocente, ci credereste? 


Incursioni mirate e propaganda

Ovviamente no. E allora come possiamo crederci nel caso di Gaza, dove la densità della popolazione è di 5 mila persone per chilometro quadrato? E magari aggiungere, come fanno i più ipocriti, che i morti innocenti sono causati dalla pratica dei palestinesi di usare i civili come scudi umani, perché altrimenti le “incursioni mirate” farebbero solo morti colpevoli? Ho la più totale disistima umana e politica di Hamas e dei suoi accoliti ma non per questo mi sento obbligato a credere alla propaganda di Israele.

Gli abitanti di Gaza, a differenza di quelli di Torino o di Hong Kong, non possono andare da nessuna parte. La Striscia è bloccata da due lati da Israele (a Nord e dal mare) e dal terzo lato dall’Egitto, che ha chiuso i tunnel. Così, quando arrivano le famose “incursioni mirate”, chi non c’entra niente con Hamas non può andare da nessuna parte. Chiedere ai bambini ammazzati in spiaggia da una cannonata per credere. 

Inoltre: ma se Israele ha un controllo così profondo di tutto quanto avviene nella Striscia, al punto di telefonare sui cellulari di questo o di quello per avvertire delle prossime “incursioni mirate”, come mai non ha ancora catturato i due palestinesi, Marwan Kawasmeh e Amar Abu Ayash, che fin dal primo momento accusa di aver ucciso i tre studenti di Hebron? Perché per “non catturare” i due sospettati le forze di sicurezza di Israele hanno dovuto uccidere una dozzina di palestinesi in Cisgiordania, e arrestarne a centinaia, prima di quest’ultima guerra? E come fanno quelli di Hamas, chiusi dentro la Striscia, a procurarsi decine di migliaia di razzi sempre più potenti da lanciare contro le città di Israele e i loro inermi abitanti? Non sarebbe il caso di fare un colpo di telefono anche a loro, prima di ammazzare tanta gente che non c’entra?

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Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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