QUEI 200 MILIARDI METTETELI VOI. GRAZIE

Il professor Luigino Bruni.

Qualche sera fa, presso il Centro San Fedele di Milano, ho avuto il piacere e l’onore di introdurre una relazione di Luigino Bruni, economista, docente della Lumsa e uno dei più puntuali critici dell’attuale crisi del capitalismo. Bruni, come molti sanno, è uno dei massimi studiosi dell’economia civile (quella emersa nei monasteri benedettini e fracescani del Medio Evo) ed è il grande teorico della cosiddetta “economia di comunione”.

Il professor Luigino Bruni.

Durante l’incontro, il professor Bruni ha anche detto, più o meno: “Molti sembrano inclini a credere che se tutti pagassero le tasse tutto andrebbe bene. Sbagliato, e sbagliato di molto”. Impossibile non essere d’accordo. Ma che accadrebbe se nessuno pagasse le tasse? Con quali soldi finanzieremmo gli  ospedali, i trasporti, i servizi pubblici? Con quali fondi terremmo in vita i cosiddetti “beni comuni”, quelli di cui tutti godono anche se non pagano le tasse, tipo l’aria decentemente pulita, i parchi, le strade asfaltate, l’illuminazione notturna, le corse dei pompieri o della polizia?

La domanda che dobbiamo farci noi italiani è questa: siamo più vicini alla situazione in cui tutti pagano le tasse o a quella in cui nessuno paga le tasse? Non c’è dubbio, siamo più vicini alla seconda. anzi, è corretto dire che in Italia le tasse le paga solo chi non può proprio evaderle.

Non ci credete? E allora date una scorsa ai dati dell’ultima relazione elaborata per Contribuenti.it dal Krls Network of Business Ethics: nel 2013 l’evasione fiscale degli italiani è cresciuta di un altro 2,3%, arrivando alla bella somma di 203 miliardi (pari a una decina di leggi finanziarie) sottratti in un anno al bilancio dello Stato. Sull’altro piatto della bilancia i risultati della lotta agli evasori: 12 miliardi recuperati dalla Guardia di Finanza, più o meno altrettanto dall’Agenzia delle entrate. Fate voi i conti.

Da qualche tempo, di fronte a un fenomeno che fa di noi italiani i primi evasori fiscali in Europa, si tira in ballo la crisi. E si sfrutta senza tanti complimenti la disperazione di quei piccoli imprenditori o artigiani che sono arrivati al suicidio per non essere in grado di fronteggiare le richieste del Fisco. Ma i drammi dei singoli non possono essere l’assoluzione dei molti. Oltre il 60% dell’evasione 2013 è generata da industriali (32,8%) e banche e assicurazioni (28,3%), cioè dai “grandi”. Inoltre, l’analisi dei bilanci del quinquennio 2008-2013 ha mostrato che il 50% delle società di capitali dichiara bilanci in rosso (e così non paga tasse), accanto a un altro 15% che dichiara redditi inferiori a 10 mila euro l’anno. A voi pare possibile? A me no.

 

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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