A 68 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, il Governo dell’Irlanda ha promulgato un’amnistia per i 5 mila soldati dell’esercito irlandese che disertarono per andare ad arruolarsi nelle Forze alleate e combattere contro i nazisti e i giapponesi. L’Irlanda, diventata indipendente dalla Gran Bretagna nel 1922, rimase assolutamente neutrale durante la Seconda guerra mondiale.
Di quei 5 mila soldati (avanguardia di circa 60 mila irlandesi che lasciarono l’isola per andare a vario titolo ad arruolarsi negli eserciti impegnati contro il Reich e l’impero giapponese) ne è ancora vivo un centinaio, che ha accolto il tardivo provvedimento con scarso entusiasmo. Al ritorno in patria, nel 1945, era stato loro vietato di ottenere impieghi pubblici e negata qualunque forma di pensione militare. Molti ebbero seri problemi di reinserimento sociale, vista la generale ostilità nei confronti della Gran Bretagna.