E’ DOMENICA, LAVORO? ANCHE IN FRANCIA…

Qui da noi è appena partita la campagna, promossa da Confesercenti e Federstrade e appoggiata dalla Conferenza episcopale italiana, contro l’apertura dei negozi la domenica. Lo slogan è bello, “Libera la domenica”, e per far cambiare il capitolo della legge che appunto prevede il lavoro domenicale si può firmare presso tutte le sedi Confesercenti. E magari, nel frattempo, sostenere la campagna con la firma virtuale (importante, ma non valida per gli usi legali) sul sito di Famiglia Cristiana.

Detto questo (e varrà la pena di tornarci sù), sarà bene notare che la questione dell’apertura domenicale dei negozi, con le conseguenze che comporta, prima fra tutte l’eliminazione di fatto dello spazio di riposo e di festa per moltissimi lavoratori, non è solo nostra. In questi giorni, per esempio, fa discutere la Francia.

Oltralpe è in vigore dal 2009 una legge che consente l’apertura domenicale. Si era, a quel tempo, in piena “epoca Sarkozy”, quando la retorica del “lavorare di più per guadagnare di più” era moneta corrente. La legge francese, però, consente che i negozi siano aperti solo all’interno dei cosiddetti Puce (Périmétres d’Usage de Consommation Exceptionel), i cui “confini” sono stabiliti per decreto dai prefetti.
Tracciare questa specie di “aree protette” per l’apertura domenicale ha inevitabilmente prodotto storture, discriminazioni e invidie. Intanto tra le aziende. Il sindacato Force Ouvrière ha fatto causa a Bricorama, grande azienda dei prodotti per il bricolage (95 centri vendita in Francia), per aver tenuto aperta una serie di magazzini che, in base alla legge del 2009, non avrebbero potuto aprire. Questo mentre altri grandi magazzini, a poche decine di metri da quelli Bricorama ma fuori dai confini del Puce, aprivano regolarmente. Risultato: Bricorama ha perso la causa in primo grado e, se la condanna fosse confermata, dovrebbe pagare 37 milioni di euro di multa, con forti conseguenze sull’occupazione in tempi di crisi: l’azienda, infatti, a torto o a ragione prospetta la chiusura di tre centri vendita e una causa contro le aziende concorrenti se dovrà pagare la salatissima ammenda.
Ma non basta. Analoga divisione si è prodotta tra  i lavoratori. Sono più di 8 milioni i francesi che ogni domenica vanno al lavoro. In molti casi (come in quello Bricorama) sono volontari che, in cambio dell’impegno domenicale, ricevono paga doppia. La cosa non piace a chi decide di passare la giornata in famiglia o comunque al riposo. E anche da questo (oltre che dai timori per i livelli occupazionali) deriva la causa di Force Ouvrière. Causa che, a sua volta, ha però destato l’ira dei dipendenti che la domenica invece lavorano e vogliono continuare a farlo. E che sono scesi per le strade di Parigi per contestare il sindacato.
Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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