500 NEGLI USA, RIMANDATA AL 2013

Polk, il sito specializzato nell’analisi degli andamenti dell’industria dell’automobile,  spezza una lancia a favore di Sergio Marchionne, della Fiat e dei risultati ottenuti dalla 500 sul mercato americano. L’amministratore delegato di Fiat e Chrysler aveva pronosticato (promesso? annunciato? sperato?) il raggiungimento di quota 50 mila nelle vendite della 500 negli Usa durante il 2011. Purtroppo ci si è fermati assai lontano da quella cifra: le 500 consegnate, da marzo a dicembre, cioè da quando il modello è stato presentato alla fine dell’anno, sono state “solo” 17,945, pari a un modestissimo 4% del segmento (non-luxury subcompact car) di appartenenza. Molto sotto, ricorda con perfidia nazionalista Polk, i risultati ottenuti da tutti gli altri modelli Chrysler.

Il segreto, però, sta nelle virgolette messe prima e dopo la parola “solo”. Perché la 500, proprio in quel segmento, è l’unica vettura a due porte in un mare di vetture a quattro porte. Se uno andasse ad analizzare solo il mercato delle due porte, scoprirebbe che la Fiat 500 controlla il 25,7% del settore, subito dopo la Mini Cooper ma prima della Accent e della Yaris. Un  punto di vista che ribalta il giudizio perché, sottolinea Polk, sarebbe una vera manna per Chrysler se tutti i suoi modelli avessero il 25% del proprio mercato.

Marchionne, dunque, è rimandato al 2013. Al momento, insomma in cui Fiat metterà sul mercato Usa la 500 a quattro porte che, secondo gli esperti, aumenterà la sua attrattiva sugli automobilisti americani. Se la quota di mercato ottenuta tra le due porte sarà mantenuta anche tra e quattro porte, calcolano gli esperti, la Fiat 500 sarà venduta in oltre 120 mila esemplari.

 

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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