2050, SERVE CIBO PER 9 MILIARDI DI UOMINI

Immaginare il futuro è compito sempre arduo. Quasi sempre, inoltre, i risultati dello sforzo si tramutano in preoccupazione e allarme. Non sfugge a questa regola il progetto Solaw (The State of the World’s Land and Water Resources for Food and Agriculture) della Fao, che si è spinto fino al 2050 per vedere come andranno le cose quanto ad agricoltura e fabbisogno alimentare.

Secondo le proiezioni, per il 2050, quando cioè la popolazione mondiale avrà raggiunto i 9 miliardi di persone, c’è la concreta possibilità che la quota di cibo necessaria sia del 70% maggiore di quella di oggi. Ovvero, serviranno 1 miliardo di tonnellate di cereali e 200 milioni di tonnellate di prodotti d’allevamento in più l’anno. Attenzione, non è tutta questione di incremento della popolazione: c’entra anche il reddito. Se  proseguirà la tendenza degli ultimi decenni, fasce sempre più ampie della popolazione mondiale usciranno dalla povertà estrema e di pari passo cresceranno le loro esigenze in fatto di alimentazione.

Negli ultimi decenni il nostro pianeta ha fatto enormi progressi quanto a produzione di cibo. Negli ultimi 50 anni la superficie coltivata cresciuta del 12% su scala mondiale e tra il 1961 e il 2009 la produzione agricola è aumentata del 150%. Uno sforzo titanico che, però, non è andato tanto per il sottile quanto a sfruttamento delle risorse naturali e a consumo di terreni e fonti. Così che, ormai, il 25% della superficie agricola mondiale è irreparabilmente degradata e vicina al limite produttivo.

Ad aggravare il problema, e non solo in prospettiva, c’è il fatto che il 40% dei terreni agricoli degradati si trova nelle regioni del mondo dove più alti sono, oggi, i tassi di povertà.

 

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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