GRECIA E ITALIA, LA RIVINCITA DELL’EUROPA

Alla faccia degli euroscettici. I Paesi europei più in crisi, quelli più palesemente incapaci di condurre le riforme necessarie a mettere in ordine i conti pubblici, oggi si affidano, anzi si buttano nelle braccia dell’Unione Europea. Della Grecia si sa: è un Paese fallito, e sta in piedi grazie al famoso Fondo salva-Stati della Ue. Ma non solo: non trovando una personalità politica degna di tal nome, prova a mettere il Governo nelle mani di Lucas Papademos, 65 anni, ex vice-presidente della Banca centrale europea.

Mario Monti.

Ricorda nulla? A me sì. Ricorda l’Italia di questi giorni, stordita dalle buffonate berlusconiane e ormai incline a inchinarsi a un altro economista con esperienza d’Europa, Mario Monti, 68 anni, due volte commissario europeo (prima al Mercato interno e poi alla Concorrenza). Prima dell’ascesa di Monti, il nostro Governo si era fatto dettare il programma dal governatore uscente, Jean Claude Trichet, e da quello entrante, Mario Draghi, della Banca centrale europea, nella famosa lettera del 5 agosto. D’altra parte sono gli acquisti di Buoni del Tesoro da parte della stessa Bce a tenere ancora in piedi la nostra baracca finanziaria e a non far fuggire anche gli ultimi finanziatori del nostro debito pubblico.

Irlanda e Spagna sono passate per le stesse forche caudine, e possono solo dire grazie alla tanto vituperata Europa. Certo, si può dire che l’Unione Europea esiste proprio per questo. Vero, anzi: verissimo. Ma allora perché, da noi, il cosiddetto “euroscetticismo” ha avuto tanto spazio? Perché gli stessi politici che ora corrono alla mammella europea, per esempio il nostro desaparecido ministro dell’Economia, onorevole Giulio Tremonti,  insieme con i suoi amici leghisti, si diede così tanto da fare per smantellare la coscienza europeista degli italiani? Perchè ancora adesso Berlusconi prova a cavalcare il vecchio risentimento anti-Euro, quando anche le mucche hanno capito che senza la moneta unica, e con la nostra liretta, saremmo già stati spazzati via?

Anche in questa rivincita dell’Europa si vede un altro aspetto del clamoroso fallimento del centro-destra italiano, molto semplicemente incapace di capire il mondo e di stare al mondo. L’Unione Europea sarà, anzi è piena di difetti. Ma solo lo sciocco prende a martellate l’unica barca capace di galleggiare. E l’idea di un’Italia che sfida in solitaria i colossi come Usa e Cina non fa nemmeno arrabbiare. Fa ridere.

 

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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