INTERCETTAZIONI, ECCO QUANTO COSTANO

DI ANTONIO SANFRANCESCO – L’ultima ondata di intercettazioni legate all’inchiesta sulla P4 della Procura di Napoli, con relative “indiscrezioni” dei giornali, ha fatto riesplodere le polemiche sul costo di questo strumento investigativo e sull’opportunità di certe pubblicazioni. Il Governo ha confermato l’intenzione di riproporre una legge (magari lo stesso Disegno di Legge Mastella che fu approvato dalla Camera dei deputati il 17 aprile 2007, con 447 voti favorevoli, 7 astenuti e nessun contrario; poi il Governo Prodi cadde e non se ne fece più nulla) per mettere un freno al fenomeno. Da anni, però, si parla anche dei presunti eccessi delle Procure nel disporre intercettazioni, con il relativo aumento dei costi sostenuti dallo Stato. Ma è proprio vero?

Il primo dato che emerge è che aumenta il numero delle intercettazioni, i cosiddetti «bersagli», ma diminuiscono i costi e, di conseguenza, la spesa media per ogni singola operazione. Nel primo semestre del 2010, ultimo periodo di riferimento per il quale il ministero della Giustizia ha verificato i dati forniti dai 26 distretti giudiziari italiani, i bersagli intercettati sono stati 75.500. La cifra comprende sia le intercettazioni di conversazioni telefoniche (circa il 90% del totale) sia quelle ambientali. Nello stesso periodo dell’anno precedente gli ascolti si erano fermati a 68 mila unità.

Scorrendo la classifica dei distretti giudiziari, è Napoli, con 11.900 operazioni, la più prolifica, 9% in più rispetto allo stesso periodo (gennaio-giugno) del 2009. Seguono Milano (9.200 bersagli), Roma (6.500) e Reggio Calabria (5.100). Agli ultimi tre posti troviamo Messina (700 bersagli), Potenza (500) e Campobasso (300).

L’ultimo anno che si può calcolare va dal luglio 2009 al giugno 2010: in questo periodo le intercettazioni hanno superato quota 143 mila. Questo non significa che 143 mila persone sono state “spiate” dai magistrati, visto che ogni individuo sottoposto ad indagine dispone in media di più di un’utenza. Su 143 mila bersagli sotto osservazione, dunque, la stima è che sono solo 100 mila le persone realmente poste sotto controllo.

Se guardiamo invece i dati degli ultimi anni, il numero delle intercettazioni risulta in aumento. Nel 2003 i bersagli (ambientali e telefonici) erano 77.706, per una spesa complessiva di 247 milioni di euro. Nel 2004, 93.431 con un costo di 269 milioni e mezzo. L’anno dopo intercettare 102.217 utenze è costato allo Stato 300 milioni e 716 mila euro. Nel 2006 la spesa scendeva, sia pur di poco, attestandosi a 229 milioni 279 mila euro, anche se le intercettazioni salivano a quota 113.343. Nel 2007, si intercettano 129.081 bersagli ma il costo scende ancora: 226 milioni e 930 mila euro. Nel 2008, infine, 137.086 intercettazioni sono costate 233 milioni e 208 mila euro.

Il dato più interessante dell’ultimo monitoraggio effettuato dal ministero della Giustizia relativo al primo semestre del 2010 è che, a fronte di un aumento delle intercettazioni, il costo per ogni singola operazione è sceso sensibilmente. Nei primi sei mesi del 2009 la spesa complessiva è stata di circa 158 milioni di euro con un costo medio per ogni singola operazione di 2.322 euro; nello stesso periodo del 2010 ci si è invece fermati a poco meno di 130 milioni visto che la spesa per intercettare ogni singola utenza è scesa del 26%, attestandosi a 1.721 euro. Con una diminuzione di circa 30 milioni di euro in un semestre la stima, adesso, è che su base annua si possa arrivare a risparmiare tra i 50 e i 60 milioni dopo anni in cui il trend della spesa è stato in costante aumento.

di Antonio Sanfrancesco

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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