ITALIA DA RECORD SOLO PER L’EVASIONE

L'Italia ha il record europeo in tutti i tipi di evasione fiscale.

Le stime più recenti, ormai, sono concordi. Nello scorso ottobre il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, basandosi anche su dati Ocse, aveva indicato alla Commissione Finanze del Senato questa cifra: 180 miliardi di euro l’anno. A tanto ammonta l’evasione ed elusione fiscali degli italiani. Quella valutazione è stata confermata all’inizio dell’estate 2013 dal Centro Studi Krls Network of Business Ethics in un’indagine svolta per l’Associazione Contribuenti Italiani: 180,9 miliardi di euro. Il che fa dell’Italia il Paese in Europa con il maggior carico di evasione fiscale, primatista assoluto in frodi fiscali, e uno dei primissimi al mondo: secondo il presidente Giampaolino, solo Messico e Turchia ci superano.

L'Italia ha il record europeo in tutti i tipi di evasione fiscale.

Ma non basta. Sempre secondo l’indagine Krls Network, l’Italia ha anche un altro primato: quello del “sommerso”, detto anche “economia in nero”, fuor di definizione: economia illegale. Equivale, il nostro “nero”, al 21% dell’economia legale, per un valore annuo di 340 miliardi. Ovunque in Europa lo stesso dato è più basso: 20,8% in Grecia, 19,1% in Romania, 18,7% in Bulgaria, 17,2% in Slovacchia e così via calando.

L’evasione fiscale in Italia, dunque, non è un problema tra i tanti; dal punto di vista economico, è il problema dei problemi. Per tante ragioni. La prima, la più evidente, è la mera quantità di risorse sottratta al mercato e alla ripresa economica del Paese. La seconda è che, come più volte sottolineato dal Gafi (l’unità dell’Ocse incaricata di combattere il riciclaggio di denaro), l’evasione fiscale è il primo presupposto del riciclaggio di denaro sporco. Terza: il denaro riciclato è il motore di tutte le più gravi e pericolose attività criminali.

Ma il disastro fiscale e finanziario italiano ha altre due caratteristiche. Le grandi cifre dell’evasione sono prodotte da industria, banche e assicurazioni, che insieme fanno quasi il 65% del totale. Si ha invece la sensazione che l’opera di recupero dell’evasione negli ultimi tempi abbia avuto maggiore successo quando esercitata sulle attività di media o piccola portata.

L’altra caratteristica è questa: i tassi di evasione delle Regioni del Sud (vedi tabella sotto) sono in media il doppio di quelli delle regioni del Nord. A parte l’ingiustizia, la sensazione di molti è che, senza l’evasione fiscale, il Sud diventerebbe in breve tempo, dal punto di vista economico, una specie di deserto. Una forma di assistenzialismo criminogeno e incapace di generare sviluppo, ma anche una questione difficilissima da risolvere visto che le norme Ue vietano di stabilire aliquote fiscali differenziate da regione a regione.

 

REGIONE
€ evasi
ogni 100 versati
MOLISE
64,47
BASILICATA
64,47
PUGLIA
60,71
CAMPANIA
59,77
SICILIA
56,86
CALABRIA
52,7
SARDEGNA
47,81
ABRUZZO
41,73
FRIULI V.G.
37,4
LAZIO
36,36
V. D’AOSTA
34,15
MARCHE
34,15
UMBRIA
34,15
PIEMONTE
29,52
LOMBARDIA
27,99
TOSCANA
27,76
EMILIA R.
27,73
VENETO
24,26
LIGURIA
23,05
TRENTINO A.A.
20,31

Fonte: Unità di Informazione Finanziaria / Banca d’Italia 

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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