AUNG SAN SUU KYI PER LA PRIMA VOLTA IN TV

Per la prima volta Aung San Suu Kyi, leader della Lega Nazionale per la Democrazia di Birmania e premio Nobel per la Pace, ha potuto usare la televisione di Stato per rivolgersi agli elettori. L’appello, della durata di sei minuti (ognuno dei 17 partiti in lizza ha diritto a 15 minuti di spazio Tv), è stato relativamente libero.

Un paragrafo del discorso è stato censurato (una regola tassativa della campagna elettorale è di evitare qualunque cenno che suoni di discredito all’esercito, a cui va di diritto il 25% dei seggi del Parlamento) ma Aung San Suu Kiy ha potuto esprimere critiche piuttosto severe sulla situazione del Paese e chiedere l’abrogazione delle leggi repressive, un sistema giudiziario indipendentelibertà totale per i media, una maggiore assistenza sociale e alcune modifiche alla Costituzione redatta nel 2008 sotto la supervisione dell’esercito.

Il discorso della Premio Nobel (rimasta agli arresti domiciliari o in prigione dal 1989 al 2007 e poi di nuovo dal 2009 al 2010) è stato riversato su Internet ancor prima di uscire sui canali televisivi ufficiali di Stato della Birmania.

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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