11 SETTEMBRE, IL MONDO NON E’ CAMBIATO

DI SANDRO CALVANI – Il mondo non è cambiato davvero. Quelle immagini drammatiche e indimenticabili hanno causato tremende emozioni, confusione e disorientamento. Ma non ne è scaturita una nuova visione del mondo né una voglia di cambiare il corso della storia. Quell’attacco ha dimostrato le potenzialità dell’interdipendenza globale, tanto che nessuno può più sentirsi sicuro a casa propria se altri sono disperati da qualche altra parte.

Le Torri Gemelle colpite dagli aerei l'11 settembre 2001.

Ma pochi hanno capito quel messaggio sconvolgente e i leader ne hanno minimizzato la complessità, presentandola come il risultato di pochi terroristi pazzi. Eliminati loro si sarebbe potuti tornare alla vita irresponsabile del precedente ventennio: ogni nazione e ogni potere forte difende i propri interessi e si protegge contro l’eventuale rabbia degli altri. Non c’è più stato un attacco terroristico di quelle proporzioni, ma il cambio climatico continua a moltiplicare le migrazioni, le carestie e i disastri naturali; le bugie della finanza e delle armi mandano il mondo in bancarotta, il divario tra i più ricchi e i più poveri cresce ovunque; le mancate scelte energetiche accelerano l’ecocidio del pianeta, migliaia di morti nei nuovi conflitti non generano più forti emozioni.

L’11 settembre non ha deviato la storia perché il cambio che servirebbe è così profondo per l’umanità intera che non bastano le esplosioni di New York o Fukushima a convincerci. Dodici anni dopo la caduta del Muro di Berlino, a New York l’11 settembre 2001 cominciò la costruzione di altri muri per separare l’umanità, per non vedere e non parlare delle vere attese di dignità e diritti di miliardi di persone. La vittima più gravemente ferita è stata  l’educazione alle complesse sfide globali. Ed è l’unica via di salvezza possibile.

di Sandro Calvani (direttore del Centro Asean sugli obiettivi di sviluppo del Millennio dell’Onu)

Pubblicato su Famiglia Cristiana n. 37/2011

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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