I RICCHI? SE LA CAVANO BENONE

Capgemini e Merrill Lynch hanno pubblicato il Rapporto 2011 (il quindicesimo della serie) sulla Ricchezza nel Mondo, che prende in esame il numero e i comportamenti degli High net worth individuals (detti anche Hnwi, le persone che hanno a disposizione almeno 1 milione di dollari, casa di residenza esclusa) sparsi in 71 Paesi, una porzione di mondo che corrisponde al 98% dei redditi e al 99% della capitalizzazione di Borsa su scala planetaria.

Beh, se qualcuno si preoccupava per loro, può mettersi il cuore in pace. Gli Hnwi censiti nel 2010 sono 10,9 milioni, cioè l’8,3% in più di quanto fossero nel 2009. Ma non solo: anche la loro ricchezza è aumentata: del 9,7%, fino a raggiungere l’imponente somma totale di 42,7 trilioni (milioni di miliardi). Più di quanto, nota il Rapporto Capgemini-Merrill Lynch, i super-ricchi disponessero nel 2007, prima del crack economico globale.

Crisi o non crisi, è andata benone anche per i cosiddetti Ultra-Hnwi, cioè le persone che hanno un patrimonio investibile di almeno 30 milioni di dollari: sono cresciuti in numero (del 10,2%) e in ricchezza (dell’11,5%). Il 27% dei ricconi sono… riccone, cioè donne.

Dove sono, tutti questi fortunati? Gli Usa sono tuttora il singolo Paese con la maggiore porzione di persone ricche del mondo: 3,1 milioni di milionari, pari al 28,6% dei milionari del mondo, vivono lì. L’Asia e il Pacifico ne hanno il maggior numero assoluto (3,3 milioni) ma soprattutto hanno messo a segno la maggior crescita assoluta: i ricconi, laggiù, sono del 9,7% più numerosi che nel 2009 e per la prima volta l’Asia ha sorpassato l’Europa, che è pure cresciuta (del 6,3%) ma si è fermata a 3,1 milioni di ricchi.

Il resto del mondo è più indietro, fermo a 1 solo milione di milionari. Nel complesso, metà dei ricchi e super-ricchi del mondo vive in tre soli Paesi: Usa, Giappone e Germania. Se qualcuno volesse imitarli, tenga presente che il 33% dei loro investimenti è ancora andato in operazioni di Borsa. Con quel che succede ai mercati, non è una vita facile.

Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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