AGLI ITALIANI PIACE IL FALSO

A dispetto dell’orgoglio per il “made in Italy”, gli italiani acquistano spesso e volentieri merce contraffatta. Il dato emerge da un sondaggio realizzato da Adiconsum su un campione di 4 mila persone. Il 91% degli interpellati, infatti, acquista (soprattutto abbigliamento e tecnologia) da ambulanti e bancarelle e il 71% di coloro che non l’ha mai fatto sarebbe comunque disponibile a farlo. La motivazione è soprattutto economica e infatti il 91% degli intervistati ritiene che la riduzione dei prezzi dei beni “originali” sarebbe un buon mezzo per contrastare il prospero mercato dei falsi.

Merci contraffatte dopo un sequestro della guardia di Finanza.

Merci sequestrate dalla Guardia di Finanza.

Colpisce, nell’indagine Adiconsum, la “consapevolezza” degli acquirenti di merci “taroccate”. Il 71% è conscio che il mercato dei falsi danneggia l’economia nazionale e il 63% ritiene possibile che tali prodotti costituiscano un rischio per la sicurezza o la salute. “Le merci contraffatte e falsificate”, ha detto Pietro Giordano, segretario nazionale di Adiconsum, presentando i risultati della ricerca, “sono ormai da considerarsi attività riconducibili alla criminalità organizzata, che in questa attività troverebbe un comodo mezzo per riciclare fondi provenienti da altre attività illecite come il traffico d’armi e di droga”.

Durante il Forum “Allarme Contraffazione”, organizzato da Adiconsum con la Provincia di Roma, Giordano ha diffuso altri dati preoccupanti relativi al mercato dei falsi:

  • ogni anno muoiono di malaria 200 mila persone nel mondo, perché curate con farmaci contraffatti
  • 50 mila bambini sono morti per aver ricevuto una vaccinazione anti-meningite contraffatta
  • il mercato delle merci contraffatte ha finora fatto perdere 100 mila posti di lavoro in Europa
  • la contraffazione provoca ogni anno, in Italia, 6 miliardi di euro di evasione fiscale.
Fulvio Scaglione

Mi chiamo Fulvio Scaglione, sono nato nel 1957, sono giornalista professionista dal 1983. Dal 2000 al 2016 sono stato vice-direttore del settimanale "Famiglia Cristiana", di cui nel 2010 ho anche varato l'edizione on-line. Sono stato corrispondente da Mosca, ho seguito la transizione della Russia e delle ex repubbliche sovietiche, poi l'Afghanistan, l'Iraq e i temi del Medio Oriente. Ho pubblicato i seguenti libri: "Bye Bye Baghdad" (Fratelli Frilli Editori, 2003) e "La Russia è tornata" (Boroli Editore, 2005), "I cristiani e il Medio Oriente" (Edizioni San Paolo, 2008), "Il patto con il diavolo" (Rizzoli 2017).

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