La crisi ha fatto dimagrire la spesa alimentare degli italiani ma il 2010 è stato comunque un anno da sballo per i prodotti biologici confezionati. Lo rileva la Coldiretti a seguito di un’analisi dei dati Ismea Ac Nielsen. Su base annua, infatti, la spesa “bio” degli italiani è cresciuta dell’11,6%. Particolarmente forti gli incrementi di spesa per i salumi (56,4%), pasta e riso (22,3%), biscotti, dolciumi e snack (13,5%), latte e formaggi (13,2%), pane e affini (12,3%). Si stima che per il biologico la spesa nazionale superi i 3 miliardi di euro. Nel nostro Paese, sempre secondo i dati Coldiretti, sono 45.509 gli operatori biologici (una riduzione del 2% degli effettivi rispetto al 2009), con 1.106.684 ettari coltivati. L’Italia, del resto, è il Paese in Europa con il maggior numero di operatori certificati nel settore del “bio” e con il maggior numero di ettari coltivati in biologico. Per i boschi e i pascoli gestiti secondo il metodo biologico, il primato europeo spetta invece alla Spagna.